venerdì 13 agosto 2021

In che settori si può usare la Blockchain ?

Vediamo in che settori si può usare la Blockchain


Non solo Crypto Currency.
La Blockchain è una tecnologia molto discussa negli ultimi tempi e letteralmente significa “catena di blocchi”.
Semplificando è un insieme di dati che vengono immagazzinati in modo sicuro ed univoco, usando la crittografia, consultabili da tutti senza possibilità di modifica e senza necessità di autorizzazioni.
In ambito tecnologico e digitale si può capire l’enorme vantaggio che si he nella gestione di una grande mole di dati tramite la tecnologia della Blockchain.
Pensiamo ad esempio al registro del Catasto, dove tanti dati sono ancora cartacei, spesso non sono univoci e addirittura alcune modifiche sono indecifrabili e dubbie.
Inoltre, per potervi accedere servono una serie di autorizzazioni, la burocrazia è di casa, con tempi biblici per ogni tipo di risposta.
Con l’implementazione della Blockchain il sistema permette di avere una uniformità dei dati e una massima sicurezza delle informazioni consultabili e scrivibili.
Questo può valere anche per i dati delle Banche, per le Aziende del settore manifatturiero per certificare le catene di produzione, per la gestione delle etichette es. Made in Italy, delle etichette Dop e Doc, ecc.
Grazie a queste certificazioni si avrebbe la certezza della filiera produttiva senza margini di errori o manomissioni.
L’origine di questa tecnologia la si deve all’invenzione del Bitcoin nel 2008, ma ora si è estesa e può estendersi a tantissimi altri settori rivoluzionando completamente i vecchi sistemi convenzionali.

Esempi di utilizzo:

- Banche e finanza.
Le banche e le istituzioni finanziarie servono essenzialmente come depositi e come centri sicuri per il trasferimento di valuta centralizzati, la blockchain come registro digitalizzato, sicuro e a prova di manomissione può assicurare la stessa funzione ma decentralizzata. 
Non a caso, le banche mondiali sono tra i principali investitori nelle startup che operano nel comparto delle tecnologie blockchain.

In un recente report (pubblicato sulla rivista Forbes) il World Economic Forum ha sostenuto che le tecnologie di pagamento decentralizzate possono trasformare la struttura del business delle aziende che operano nel comparto dei trasferimenti di denaro, un settore rimasto statico negli ultimi 100 anni. 
La Blockchain rende possibile aggirare i vecchi sistemi di collegamento e creare un flusso di pagamento più diretto tra chi versa le somme e i beneficiari, dentro e fuori i confini della propria nazione, senza intermediari, a tariffe ultra-economiche e a velocità quasi istantanea. 

- Sanità.
Le istituzioni sanitarie soffrono dell’incapacità cronica di condividere in modo sicuro i dati tra le diverse piattaforme e istituzioni. 
Una miglior collaborazione tra i fornitori di dati significa, in buona sostanza, una maggior probabilità di stilare diagnosi accurate, una maggior probabilità di optare per trattamenti efficaci e, più in generale, un aumento della capacità complessiva dei sistemi sanitari di fornire una buona assistenza. 
Le blockchain applicate al settore della sanità permettono a ospedali, contribuenti e altre strutture sanitarie di condividere l’accesso ai loro network senza compromettere la sicurezza e l’integrità dei dati. 
La startup Gem ha lanciato Gem Health Network, una piattaforma basata sui registri distribuiti in abbinamento alla tecnologia di autenticazione multi-firma e multi-fattore per creare un’infrastruttura dati universale altamente sicura. 

- Cybersecurity e Risk Management.
Anche se un registro di blockchain è pubblico, le comunicazioni di dati attuate al suo interno sono verificate e inviate utilizzando tecniche avanzate di crittografia. Questo assicura che i dati giungano corretti dalle fonti ai destinatari e che niente venga intercettato nel frattempo. Se la tecnologia blockchain venisse adottata su più ampia scala, la probabilità di hackeraggio o i tentativi di manomissione e intrusione dei database aziendali potrebbe ridursi. 

- Scuola e mondo accademico.
La Holbertson School a San Francisco, in California, ha annunciato di voler utilizzare la tecnologia blockchain per autenticare i titoli e i certificati accademici. Questo farà sì che gli studenti che sostengono di aver superato i corsi del suo programma di studi non siano in grado di vantare crediti che non abbiano legittimamente guadagnato. 
Anche altre università hanno iniziato a implementare strumenti basati sulla tecnologia dei registri distribuiti per assicurare una maggior trasparenza della gestione dei certificati accademici e nella trascrizioni di lauree e diplomi. 

- Legittimazione del voto elettorale.
Le elezioni richiedono l’autenticazione dell’identità degli elettori, la conservazione in sicurezza dei registri e un’attività di spoglio e conteggio assolutamente trasparente per determinare il vincitore. 
Le blockchain possono servire come strumento utile per la selezione, il monitoraggio e il conteggio dei voti in modo specchiato, sgomberando il campo da qualsiasi probabile tentativo di frode elettorale, trucchetti o perdita di dati e voti. 

- Leasing e compravendita di automobili.
Visa e DocuSign hanno presentato alcune settimane fa una relazione che documenta un esperimento condotto nel comparto del leasing delle vetture. Le due hanno utilizzato i registri distribuiti per costruire un sistema proof-of-concept per la realizzazione di un processo che culmina con la concessione in leasing di un’auto in modo autonomo e slegato dall’intervento di un operatore. 
In pratica, la procedura di erogazione del leasing viene trasformata in un processo “premi, firma e guida”. 
Il cliente sceglie l’auto per il leasing e la transazione viene immessa sul registro pubblico delle blockchain. 
Una volta sedutosi alla guida, il cliente firma un contratto di locazione e una polizza assicurativa e il distribuited ledger viene aggiornato con le informazioni relative. 
Non è esagerato immaginare che un processo di questo tipo possa applicarsi alle  vendite delle auto, come pure per la registrazione delle auto presso i pubblici registri come il PRA.

- Analisi finanziarie, scommesse sportive e attività di previsione.
Tutte le industrie di ricerca, analisi, consulenza, previsione potrebbero essere scosse dalla blockchain. 
L’intero processo sarà decentrato e non solo offrirà agli utenti un luogo dove piazzare scommesse su eventi sportivi e titoli finanziari, ma anche su tantissimi altri argomenti come le elezioni o le calamità naturali. 
L’idea è quella di andare oltre il gioco d’azzardo e le scommesse sportive per creare un vero e proprio “mercato delle previsioni.”

- Musica online.
Molti artisti musicali si rivolgono alle tecnologie dei registri decentralizzati come a uno strumento per riuscire a condividere musica online in modo più equo. Billboard riporta che tre aziende stanno cercando di risolvere questo ed altri problemi legati alla gestione e alla liquidazione dei diritti d’autore, promuovendo i pagamenti diretti agli artisti e l’utilizzo di smart contract per gestire e risolvere automaticamente i problemi di licenza, PeerTracks ha un progetto, ancora in fase di sviluppo, che si propone di offrire una piattaforma di streaming musicale “autogestita”, che permette agli utenti di ascoltare musica e utilizzare i registri distribuiti per pagare direttamente gli artisti, senza ricorrere ad alcun tipo di intermediario, senza passare attraverso la lobby delle etichette discografiche.

- Car sharing.
Applicazioni come Uber sono l’opposto del decentramento, una società che agisce come un hub di smistamento della domanda di servizi di trasporto privato, che utilizza algoritmi sviluppati internamente per controllare la sua flotta di autisti, i servizi offerti e il compenso richiesto. 
Secondo Bloomberg, la startup israeliana La’Zooz si propone sul mercato mondiale della sharing economy decentralizzata come la “anti-Uber”. 
Ha creato una propria moneta digitale che è registrata in modo sempre digitale utilizzando la tecnologia blockchain. 

- Compravendita di azioni.
Per anni le aziende hanno lavorato per facilitare il processo di acquisto, vendita e negoziazione di azioni. Oggi, si scandagliando i possibili utilizzi delle blockchain è riuscita, a vario titolo, ad automatizzare e garantire una maggior efficienza a tutto il processo.

- Compravendita immobiliare.
Le criticità che si riscontrano nella compravendita immobiliare includono la scarsa trasparenza durante e dopo le operazioni; l’eccessivo ricorso alla carta e le possibili frodi ed errori dei registri pubblici, solo per citarne alcune.
La blockchain offre un modo per ridurre la necessità di supporto cartaceo per la registrazione dei dati e porta, dunque, a una velocizzazione delle operazioni legate alla stesura dei contratti, all’identificazione delle controparti e dei dettagli precisi del bene oggetto di compravendita. 
I database decentralizzati applicati al settore della compravendita immobiliare possono aiutare a registrare, monitorare e trasferire titoli fondiari, atti di proprietà, privilegi ecc. e contribuiscono ad assicurare che i documenti siano accurati e verificabili. 
Ubitquity ha sviluppato una piattaforma per le istituzioni finanziarie e le società di erogazione dei mutui che lo scopo di gestire in modalità completamente trasparenti i documenti relativi, migliorando il presidio delle attività amministrative (backoffice) relative e riducendo i costi associati.

- Assicurazioni.
E' stata presentata una soluzione abilitata dalle tecnologie blockchain chiamato LenderBot. 
Si tratta di una micro-assicurazione pensata per tutelare i clienti di servizi che rientrano sotto l’ampio ombrello della sharing economy. 
LenderBot permette alle persone di sottoscrivere micro-assicurazioni personalizzate semplicemente chattando tramite l’App di Facebook Messenger. L’obiettivo è quello di assicurare prodotti ad alto valore scambiati tra gli individui, eliminando l’intervento di un’autorità garante (super partes) nel contratto di assicurazione.

- Supply Chain Management/Finance.

Uno degli aspetti più interessanti della tecnologia blockchain è che consente un controllo più sicuro e trasparente delle operazioni. 
Le catene di approvvigionamento e fornitura sono fondamentalmente una serie di nodi transazionali che permettono di trasferire e spostare i prodotti dalla fabbrica al punto vendita. 
Grazie a questa tecnologia, infatti le transazioni che intercorrono tra i diversi operatori di una filiera (dalla produzione alla vendita) potranno essere documentate in un registro decentralizzato riducendo così i costi di trascrizione, i ritardi e i possibili errori umani. 
Diverse startup che operano nel comparto dei distributed ledger stanno sperimentando i benefici delle applicazioni di questa tecnologia al Supply Chain Management. 
La londinese Provenance, per esempio, ha sviluppato un sistema di tracciabilità per i materiali e i prodotti a livello globale. 
L’americana Fluent offre una piattaforma alternativa per la gestione dei finanziamenti e dei prestiti lungo la catena degli approvvigionamenti (Supply Chain Finance) che sfrutta la tecnologia della tokenizzazione delle fatture. 
Infine, la californiana Skuchain costruisce soluzioni blockchain based per il commercio B2B collaborativo e il mercato della logistica.

e ancora:

Archiviazione di dati nel cloud
Gestione dell’energia
Sport
Gift card e programmi di fidelizzazione
Enti governativi e pubblica amministrazione
Monitoraggio della compravendita di armi
Testamenti ed eredità
Vendita al dettaglio, mondo retail
Beneficienza e ONG
Forze dell’ordine e sicurezza
Gestione delle HR (risorse umane)
Trasporti

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